Un modo singolare di affrontare il malessere psicofisico, non convenzionale, è quello di utilizzare l’energia della musica. Essa può, infatti, fare in modo che il sistema nervoso e la psiche si rilassino, poiché la forza dei suoni puri fluisce là dove il corpo è bloccato. Come gli orchestrali che accordano i loro strumenti, così il fisico viene rimesso in sesto dal suono che, per il suo elevato potere vibrazionale, è in grado di riequilibrare i chakra, i centri di energia vitale.
La terapia sonora è basata sull’efficacia di suoni primordiali che erano già in uso nell’antica “arte di guarigione” indiana, più di 5000 anni fa. In eseguito, diversi studi scientifici legati alle neuroscienze hanno messo in luce quanto le vibrazioni sonore possano intervenire in maniera positiva su diversi disturbi: vari studiosi sostengono che le informazioni musicali, dal suono al ritmo e alla melodia, attivano i meccanismi propri del sistema neurovegetativo. E gli esperimenti hanno dimostrato che ascoltando determinate frequenze si raddoppia il battito del cuore e si aumenta la pressione sanguigna.
Ecco perché, oggi, la musicoterapia è ampiamente impiegata in medicina. Gli studi dimostrano che la miscela ricca di armoniche prodotta dalle campane abbia un effetto diretto sui chakra. Il dolce e profondo suono delle campane tibetane infonde un immediato stato di quiete e rilassamento.