L’iperglicemia si verifica quando i livelli di glucosio nel sangue sono più elevati del normale, a causa di una difficoltà metabolica del corpo, nel non riuscire ad utilizzare correttamente questa sostanza. Il glucosio è spesso fortemente ricercato dal cervello per compensare cali di serotonina, la cosiddetta molecola della felicità, fortemente consumata a livello organico dagli stress della vita. La difficoltà di gestire il glucosio, è trattata in questo articolo seguendo una chiave di lettura simbolica, dove i concetti dell’appagamento e della difficoltà di gestire i piaceri della vita saranno cruciali per inquadrare su un piano superiore il significato di questa problematica, che se compresa e compensata anche nelle sue dinamiche emozionali, potrebbe evitare l’insorgere di patologie ben più gravi quale il diabete.
Il glucosio è una molecola fondamentale per la vitalità del corpo fisico; una sostanza che deriva dal metabolismo glucidico di alimenti quali il pane, la pasta, i carboidrati, cibi che rappresentano il sostegno primario che la terra può donarci sotto forma di supporto organico. Il nostro cervello, ovvero il nostro server generale, funziona a glucosio: si stima infatti che ogni giorno questo organo consumi mediamente 60 gr di glucosio, per far fronte al dispendio energetico necessario a mantenere funzionante tutta la struttura fisiologica.
Glucosio alto e difficoltà a gestire i piaceri della vita
Il problema del controllo glicemico è quindi da ricercarsi sul piano simbolico nella difficoltà della persona nel non riuscire a gestire con equilibrio la dimensione del proprio appagamento: “Nonostante faccia, non riesco ad essere soddisfatto delle esperienze che vivo”, oppure “non riesco a trovare il tempo per soddisfare me stesso, per appagare i miei bisogni, vivo immerso nei doveri“.
Lo zucchero elevato nel sangue, ricorda a chi non riesce a smaltirlo, che i piaceri vanno vissuti, non accantonati, non rimandati e soprattutto mai ignorati.
L’iperglicemia, inducendo uno stato di grosso affaticamento fisico e mentale, ovatterà la mente e il corpo della persona colpita, che in uno stato di “dolce e tossico torpore” si eclisserà lentamente dalla realtà, sfuggendole, come farebbe chiunque non fosse in grado di trovare una soluzione differente per uscire dalla propria prigione di responsabilità.
La giusta dieta per combattere il glucosio alto
Al culmine della manifestazione patologica, all’iperglicemico viene consigliata una dieta a base di cereali integrali non raffinati, proteine, legumi e verdure, una dieta semplice, come semplici sono i piaceri che dovrà imparare a recuperare nel suo vissuto, lontano dall’accumulo delle cose materiali, ma vicino alla ricerca della bellezza e dell’essenza di piaceri derivanti da aspetti quotidiani della vita che lo circondano e di cui ha perso il gusto nell’esplorarli.