Nel 1982 il dottor Qing Li della Nippon Medical School di Tokyo ha evidenziato per la prima volta i benefici scientifici delle immersioni in natura e del contatto con gli alberi. Si è visto che immergersi nelle Foreste per un tempo prolungato permetteva all’organismo di migliorare dal punto di vista cardiologico, immunitario e respiratorio, oltre che a donare una sensazione di benessere generale che garantiva alle persone di ottenere una mente calma, rilassata e più portata alla creatività ed immaginazione. Un supporto importante alla cura, che può alleviare l’anima e lo spirito. Nel seguente articolo, Lisa Luna Zancanaro (meglio conosciuta come “Lisa ViviNatura“), ci racconta della sua esperienza con i bagni di foresta.
Sakura, la fioritura dei ciliegi
Sakura, la fioritura dei ciliegi, in giapponese, traslato poi a significare l’importanza della fugacità di una bellezza estrema che però è solo temporanea. Affiancato subito dopo dal fenomeno Hanafubuki, ossia la neve di fiori, in cui i petali di ciliegio cadono massivamente quasi a formare una tempesta di neve, composta invece da petali di fiori. Quest’estrema attenzione ai fenomeni naturali che vengono ciascuno nominati con un termine ben preciso mi ha affascinato sin da subito durante i miei 7 anni di vita in Asia. Per l’Oriente, e per il Giappone in modo particolare, la natura regola davvero lo scandire del tempo dell’anno, celebrando ogni cambio stagionale o fase lunare con un rito o una festa specifica.
Ed è proprio qui in Asia che per la prima volta sono entrata in contatto con la pratica giapponese dello Shinrin-Yoku, ossia il Forest Bathing, il Bagno di Foresta. Nata e cresciuta tra la millenaria foresta di Tarvisio, la più estesa d’Italia ricca di biodiversità, e i monti della vicina Carinzia in Austria, sono sempre stata immersa tra le montagne. Figlia di madre naturalista, mi sono da sempre appassionata a piante, alberi e benefici delle erbe. Con un background formativo da counselor per pazienti oncologici, in Asia non mi è sembrato vero poter constatare coi miei occhi come si potesse donare beneficio ai pazienti attraverso la Natura.
Dall’Asia sino in Italia: il Friuli Venezia Giulia si apre alla pratica
Oggi in Asia, così come in Scandinavia, alcune aree del Regno Unito e Stati Uniti la Pratica Forestale è realtà ed è sempre più in auge come metodo collaudato di supporto alla medicina tradizionale. La regolazione del battito cardiaco con abbassamento della pressione, regolazione del respiro, potenziamento del sistema immunitario, calo dei livelli di zucchero nel sangue e miglioramento del ritmo circadiano sono solo alcuni dei numerosi vantaggi che il contatto con gli alberi porta al nostro organismo.
Rientrata in Italia ho voluto quindi portare gli stessi protocolli ed evidenze anche alla mia regione, il Friuli Venezia Giulia e, grazie a collaborazioni importanti con associazioni, strutture ricettive ed enti locali, ho potuto introdurre la pratica forestale con metodi e tecniche di rilassamento rivolti ai pazienti fibromialgici ed oncologici. È con grande orgoglio che porto oggi l’esperienza di Forest Bathing con CFU Italia (Comitato Fibromialgici Uniti) che, dopo averla introdotta in Friuli, l’ha approvata a livello nazionale ed ora anche le realtà vicine ai pazienti oncologici si stanno approcciando a questa metodologia di supporto alla cura. Un semplice supporto, in grado però di fare la differenza su come la persona reagisce psicologicamente alla cura, migliorandone l’accettazione e la sopportazione.
Col fine di diffondere sempre più il benessere psicofisico a quante più persone possibili, perseguo quotidianamente la realizzazione della mia missione, affinché sempre più numerosi siano coloro che si affidano alla natura per affrontare il dolore, per alleviare la mente dai pensieri rimuginativi e depressivi e che possano trovare conforto tra le fronde dei rami di una foresta o sui prati erbosi dei boschi locali.
Il mio invito a voi …
Facciamo un passo indietro: concediamoci una pausa dalla tecnologia e torniamo ad immergerci in Natura, là dove può esprimersi al meglio la nostra vera natura, perché è proprio lì che troveremo gli strumenti necessari a risolvere le questioni complesse che ostacolano la serenità della vita di tutti i giorni.
